Che cos'è?
La West Nile (WN) è una malattia infettiva causata da un virus appartenente al genere Flavivirus, isolato per la prima volta nel 1937 in Uganda e attualmente diffuso in Asia, Africa, Europa e Nord America. L’infezione è trasmessa da zanzare e gli uccelli selvatici fungono da serbatoio. Tra i mammiferi, solo l’uomo e gli equidi possono sviluppare malattia, ma non trasmettere l’infezione.
Nell’uomo si presenta spesso come una sindrome simil-influenzale, solo nell’1% dei casi compaiono sintomi neurologici mortali. Circa il 10% dei cavalli infetti sviluppa la forma clinica, con coinvolgimento del sistema nervoso centrale; il tasso di mortalità è del 30-40%.
L’infezione presenta andamento stagionale, legato al ciclo biologico delle zanzare che prediligono zone umide e paludose. Il mezzo più efficace per prevenire la malattia è quindi la lotta agli insetti vettori, tramite la bonifica delle aree umide e l’uso di repellenti, zanzariere e ricoveri notturni. Oggi in Italia è possibile anche una profilassi immunizzante nei cavalli, in quanto è disponibile un vaccino il cui effetto protettivo ha la durata di un anno.
La prima segnalazione del virus della WN in Italia risale al 1998 nei comuni adiacenti al Padule di Fucecchio, in Toscana; nel 2008 è ricomparso nell’area del Delta del Po (Emilia Romagna, Lombardia e Veneto); successivamente, nel 2009, la circolazione virale si è estesa interessando le regioni Emilia-Romagna, Veneto, Friuli, Lazio, Toscana e nel 2010 le regioni Veneto, Emilia Romagna, Sicilia, Molise e Puglia.
Aggiornamenti sulla situazione epidemiologica in Italia.
Attività istituzionale - Sistemi di sorveglianza delIa malattia
Dal 2002 il Ministero della Salute ha istituito un piano di sorveglianza nazionale sia sull’avifauna sia sulla popolazione equina, per valutare la circolazione del virus e degli insetti vettori in aree considerate a rischio
In Piemonte, nel 2010, è stato avviato, conformemente alle disposizioni del programma nazionale, un piano di sorveglianza nella Garzaia di Marengo (Provincia di Alessandria), territorio individuato come a maggior rischio di infezione, in cui sono stati effettuati prelievi sierologici su equidi (28 cavalli sentinella stanziali dell’area), uccelli sinantropi e selvatici e controlli di sorveglianza entomologica.
In tutto il territorio regionale è proseguita la sorveglianza sui cavalli presentanti sintomatologia clinica riferibile a WND , con l’effettuazione di accertamenti di laboratorio; continuano a essere monitorate anche eventuali mortalità anomale negli uccelli selvatici.
Approfondimenti
per prendere visione della normativa che regola la sorveglianza della West Nile, potete consultare il sito del Centro di Referenza Nazionale per la West Nile che ha sede presso l'Istituto Zooprofilattico C. Caporale
per avere informazioni utili sulla West Nile scarica:
- il depliant, preparato dai veterinari del nostro Istituto e diffuso sul territorio della regione Piemonte.
- West Nile e Usutu virus, il sistema di sorveglianza in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta pdf - 2.12 Mb