A Genova si è tenuto un convegno sul registro tumori, strumento basilare per medicina veterinaria e umana nel monitorare e prevenzione dei tumori
Allearsi per lottare sempre più efficacemente contro i tumori. È quanto stanno facendo medicina umana e veterinaria che si sono confrontati nel convegno "All Together – L’oncologia nell’ottica del One Health: il registro tumori", tenutosi nei giorni scorsi a Genova.
Una collaborazione che è il frutto del protocollo d’intesa siglato tra la Federazione degli Ordini dei Veterinari Italiani (FNOVI), la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) e il Centro di Referenza Nazionale per l’Oncologia Veterinaria e Comparata (CEROVEC) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZSPLV).
L’evento di Genova ha rappresentato un ulteriore passo avanti nella collaborazione, focalizzandosi sull’importanza del registro tumori come strumento fondamentale per il monitoraggio e la prevenzione delle patologie oncologiche.
Il convegno è stato aperto dai saluti istituzionali dei Presidenti degli Ordini dei Medici Veterinari della Liguria: Nicola Ghio, Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari de La Spezia; Paola Modesto, Consigliere dell’Ordine di Genova; Luca Robutti, Presidente dell’Ordine di Savona; ed Elio Bosso, Presidente dell’Ordine di Imperia. Gli interventi hanno messo in luce la centralità di un approccio integrato tra le diverse discipline mediche e veterinarie per affrontare le problematiche oncologiche in un’ottica di salute globale.
A seguire, Gaetana Ferri, Consigliera FNOVI, ha introdotto il registro tumori, ripercorrendone l’evoluzione e sottolineando la necessità di valorizzare questo strumento per migliorare la raccolta e l'analisi dei dati sui tumori in ambito sia umano che animale.
All'incontro hanno partecipato numerosi esponenti del mondo medico e veterinario, provenienti da istituti di ricerca, laboratori, università e ospedali che hanno avuto modo di colloquiare sull'importanza dell'implementazione del registro tumori tramite l'integrazione e l'analisi di dati sempre più precisi e completi.
Nel corso della giornata sono stati inoltre presentati i risultati ottenuti dal progetto di ricerca 22C10, finanziato dal Ministero della Salute, che ha messo in luce come cani e gatti siano affetti da patologie neoplastiche con caratteristiche simili a quelle riscontrate nell’uomo. Questi animali domestici, a causa delle loro abitudini alimentari e di vita più omogenee e meglio caratterizzabili rispetto a quelle degli esseri umani, rappresentano ottimi modelli per lo studio del cancro ed eccellenti sentinelle ambientali per la patologia neoplastica.
In questo contesto, il ruolo dei registri dei tumori animali, analoghi a quelli esistenti per l’uomo, assume un'importanza cruciale. Tali registri forniscono informazioni preziose sull’andamento temporale e sulla distribuzione geografica delle neoplasie, suggerendo spunti per ulteriori approfondimenti che possono avere rilevanza non solo per gli animali, ma anche per la salute umana.
In conclusione, il convegno ha ribadito l'importanza di continuare a investire nella collaborazione tra medicina umana e veterinaria, con l’obiettivo di promuovere un sistema sanitario integrato e orientato al miglioramento della qualità della vita di tutti gli esseri viventi.