Indagine Virologica - Isolamento
Il periodo ideale per il prelievo corrisponde alla fase acuta della malattia.
Le modalità di prelievo variano a seconda che si operi su animali in vita o sulla carcassa.
Prelievi in vita : riguardano di norma tessuti superficiali per i quali si procede al raschiamento delle porzioni solide (croste, escare), oppure al prelievo di essudati (vescicole, pustole); il prelievo di essudati presenti sulle mucose esplorabili (rinofaringe, congiuntiva, vagina, prepuzio) deve avvenire mediante sfregamento di tamponi sterili.
Prelievi sulla carcassa: Devono essere scelti sulla base delle lesioni anatomo-patologiche rilevate nel corso della necroscopia, prelevando porzioni di organi e visceri specifici per la diagnosi di ogni singola malattia.
Prelevare frammenti di organo entro 12 ore dalla morte dell’animale o addirittura sacrificare un animale con grave sintomatologia per aumentare le probabilità di isolamento del virus.
Utilizzare per il prelievo strumenti sterili.
Il trasporto del materiale deve avvenire mediante contenitore a chiusura ermetica per evitare lo spargimento di materiale.
Conservare il campione a temperatura di refrigerazione 4°C ± 2 in caso di consegna entro le 12 ore, diversamente congelare a –20 °C ± 2 o meglio a –60/ -70°C mediante l’uso di ghiaccio secco.
Per Influenza Aviare e West Nile , qualora non fosse possibile conservare i campioni a -80°C conservare a temperatura di refrigerazione e consegnare entro le 24 ore (evitare il congelamento a -20°C). Il trasporto deve avvenire sempre in triplo contenitore come previsto da ADR 2013.
Indagine virologica – Immunofluorescenza
Prelevare il campione preferibilmente da organi in cui non siano già in atto fenomeni di autolisi.
Preferibilmente conservare e consegnare al laboratorio il campione alla temperatura di refrigerazione 4°C ± 2; diversamente congelare.