Sicurezza, qualità ed innovazione in ambito alimentare: questi i principali argomenti trattati al Food Integrity 2017, svoltosi a Parma il 10 e l’11 maggio. All’evento hanno partecipato imprese, istituzioni nazionali ed europee attivamente coinvolte nella lotta alle frodi alimentari. Tra i quasi 100 lavori presentati in forma di poster, lo studio del Laboratorio di Genetica e Immunobiochimica dell’Istituto dal titolo “Comprehensive Assessment of DNA Quality for Accurate Quantitative Meat Food Speciation” (autori: Diego Cravero, Francesco Cerutti, Maria Grazia Maniaci, Paola Barzanti, Sonia Scaramagli, Sara Martorello, Maria Vittoria Riina, Francesco Ingravalle, Pier Luigi Acutis, Simone Peletto), sull’identificazione genetica di specie in prodotti a base di carne, è stato giudicato il migliore. Il metodo proposto, basato su un’analisi qualitativa e quantitativa del DNA mediante real time PCR, permetterà di rilevare la presenza di specie animali non dichiarate in diversi tipi di alimenti quali carne tritata, ripieno per pasta, ragù etc. e di verificare la corrispondenza degli ingredienti a quanto riportato in etichetta.
La lotta alle frodi alimentari rappresenta uno dei principali obiettivi del nostro Istituto che da sempre si fa garante della sicurezza degli alimenti anche grazie allo sviluppo di metodiche innovative, a supporto delle Autorità Competenti, per tutelare la salute dei consumatori. A dimostrazione di ciò i nostri laboratori sono stati posti “in prima linea” durante lo scandalo carne di cavallo, designati dal Ministero della Salute per effettuare i controlli sulle preparazioni di carne nell’ambito del piano di monitoraggio per presenza di carne di cavallo negli alimenti, coordinato dalla Commissione Europea. Recentemente inoltre il nostro Istituto è stato anche indicato come referente per l’Italia, presso la Food Fraud Unit, per le frodi in campo ittico.