Dopo i primi casi segnalati in Veneto ed in Emilia-Romagna già nel mese di Giugno, che comprendevano anche un caso umano di malattia neuroinvasiva in provincia di Rovigo, nella prima metà di Luglio è stata riscontrata la circolazione del virus West Nile anche in Piemonte, grazie al sistema di sorveglianza integrata portata avanti dal nostro istituto, in collaborazione con le AASSLL e con IPLA. A seguito di analisi biomolecolare, un pool di 100 zanzare comuni della specie Culex pipiens, catturate nel territorio di Trino (VC) l'11 Luglio scorso, è infatti risultato positivo al West Nile Virus - lineage 2. Il medesimo ceppo virale è stato riscontrato in 5 esemplari di cornacchia grigia (Corvus corone) catturati in Provincia di Torino tra l'8 e il 17 Luglio e un esemplare catturato in Provincia di Vercelli il 13 luglio.
Si tratta dello stesso lineage attualmente in circolazione nelle altre Regioni del Nord Italia. I campioni sono stati prontamente inviati al Centro di Referenza Nazionale per lo studio e l'accertamento delle malattie esotiche negli animali (CESME) di Teramo, per la conferma ufficiale. La circolazione del virus sul territorio piemontese è stata dunque rilevata con alcune settimane di anticipo rispetto alle annate precedenti: i primi casi nelle zanzare riguardavano fine luglio nel 2017 e Settembre nel 2016, mentre le prime positività nell'avifauna risalgono a fine Agosto nel 2016 e Settembre nel 2017. I cambiamenti climatici in atto possono aver favorito la persistenza del virus negli uccelli e nelle zanzare durante l'inverno 2017/2018 e sostenuto la successiva circolazione virale ad opera delle zanzare.
A seguito delle positività, sono state attivati i controlli sulle donazioni di sangue in Provincia di Vercelli e Torino, includendo anche la provincia di Novara, in quanto sono state rilevate zanzare positive per West Nile virus nella confinante provincia di Pavia.
In Liguria e Valle d'Aosta, invece, non sono state finora riscontrate positività.
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