Gli amici a quattro zampe condividono con l’uomo non soltanto l’abitazione, le emozioni ma anche molte malattie, in particolare i tumori. Molti tumori animali, in particolare del cane e del gatto, sono analoghi ai corrispondenti tumori umani. In questo contesto l’oncologia comparata, analizzando i tratti comuni delle neoplasie spontanee degli animali e dell’uomo, può essere di reciproca utilità nello sviluppo di protocolli terapeutici innovativi sia per l'uomo che per gli animali stessi. Di questo e molto altro si è discusso durante il workshop “Tumori animali e oncologia comparata. Gruppo di lavoro per la definizione di linee guida per la raccolta e gestione dati casistica tumorale” organizzato, il 15 Novembre scorso, dal Centro di Referenza per l’Oncologia Veterinaria e Comparata (CEROVEC) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Il nostro Istituto ha dal 2012 creato un sistema informativo NILOV (Network Italiano dei Laboratori di Oncologia Veterinaria), in grado di raccogliere le diagnosi istologiche di neoplasie del cane e del gatto effettuate dalla quasi totalità degli Istituti Zooprofilattici. Attualmente all'interno del database sono state raccolte quasi 10.000 diagnosi di neoplasie, di cui l’87% canine e il 13% feline. Una cospicua base di dati che rappresenta una preziosa fonte di informazioni utile a promuovere, tra i diversi partecipanti al network, l'aumento delle proprie competenze e la nascita di studi oncologici multicentrici. La giornata è stata occasione di incontro tra gli istopatologi della rete, che con il coordinamento della Dr.ssa Alessandra Ratto, hanno potuto condividere i risultati ottenuti dall’attività "raccolta dati", la discussione di casi istologici particolari ed il confronto su metodiche e protocolli utilizzati. Sono inoltre state valutate proposte per il miglioramento del flusso dati allo scopo di implementare la raccolta e la gestione dei medesimi rendendoli maggiormente fruibili. All’evento erano presenti rappresentanti di tutti gli Istituti Zooprofilattici e la Prof. ssa Francesca Abramo dell’Università degli Studi di Pisa.