Lunedi 24 Settembre , un team di ricercatori specializzati del Centro di Referenza Nazionale per le indagini diagnostiche sui Mammiferi marini spiaggiati (C.Re.Di.Ma) dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, in collaborazione con l'Università di Genova, è intervenuto per effettuare l'esame necroscopico su un delfino, rinvenuto spiaggiato a Varazze (SV), e su una tartaruga liuto, recuperata a Loano grazie al pronto intervento della Guardia Costiera e della Fondazione CIMA di Savona.
Le necroscopie sono state eseguite presso la Sezione di Imperia, diretta dal Dott. Walter Mignone. “Il loro esito, congiuntamente alle successive analisi di laboratorio, consente di ipotizzare la causa di morte di questi animali, vere e proprie sentinelle dello stato di salute dell'ambiente marino”, spiega Cristina Casalone, responsabile del C.Re.Di.Ma. Nel caso della tartaruga, l’animale presentava evidenti lesioni esterne, provocate dall'elica di un mezzo nautico.l'esemplare, dalle dimensioni e dal peso considerevoli (lunghezza del carapace circa 175 cm), appartiene ad una specie rara per i mari italiani.
Proprio nei giorni scorsi, durante la 28° Conferenza della Commissione Regionale per l'Europa dell'Organizzazione Mondiale per la Sanità Animale (OIE), svoltasi a Tbilisi (Georgia), il Ministero della Salute ha candidato il C.Re.Di.Ma., in consorzio con l'Università di Las Palmas di Gran Canaria, come Centro di Collaborazione OIE per i mammiferi marini.
Maria Caramelli, Direttrice Generale dell'Istituto Zooprofilattico, afferma che “Si tratta di un prezioso riconoscimento internazionale per il C.Re.Di.Ma., che potrà così interfacciarsi e collaborare con enti sanitari e di ricerca di tutto il mondo”.