Le Organizzazioni mondiali di riferimento OIE ed OMS promuovono da tempo l’approccio “One Health”. Negli ultimi decenni, anche nel campo dell’oncologia, i ricercatori hanno sposato questo concetto, in base al quale sfruttano lo studio e le conoscenze in ambito veterinario per poter curare anche l’uomo e viceversa. In una prospettiva di salute circolare.
Una risposta tangibile a questa esigenza arriva dal protocollo d’intesa siglato oggi a Napoli tra Federazione degli Ordini dei Veterinari Italiani (FNOVI), Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) e Centro di Referenza Nazionale per l’Oncologia Veterinaria e Comparata (CEROVEC) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta (IZSPLV).
L’accordo tra FNOVI, LILT e CEROVEC prevede la collaborazione tra medici e veterinari sia pubblici sia liberi professionisti. In ottica “One Health” i veterinari presenti sul territorio avranno un ruolo centrale anche nella tutela della salute umana, in quanto avranno la possibilità di intercettare e segnalare patologie oncologiche negli animali residenti nel territorio di loro competenza. Questo renderà gli animali da compagnia sentinelle e nel contempo modelli di studio. I tumori spontanei, infatti, potranno essere utilizzati per lo studio delle medesime patologie in ambito umano.
Nell’ambito di questo accordo, sarà implementato il Registro nazionale tumori animali che sarà integrato con quello umano.
L’individuazione di standard comuni per l’interpretazione e condivisione delle informazioni, le renderà concretamente utilizzabili per l’individuazione di fattori di rischio comuni, in modo da indirizzare la ricerca scientifica che mira alla prevenzione e cura dei tumori.
Il CEROVEC, guidato dalla dott.ssa Elisabetta Razzuoli, avrà un ruolo centrale: si occuperà dell’attività di diagnostica oncologica, dell’analisi e comparazione dei dati, e della ricerca specialistica.