L’IZSPLV ha ospitato una delegazione dello “Zhejiang Provincial Center for Disease Control and Prevention”. Il Presidente dell’IZSPLV, Durando: «È stata l’occasione per lo sviluppo di nuove esperienze comuni».

Collaborare per crescere e sviluppare sinergie mettendo a disposizione degli uni e degli altri le competenze e conoscenze scientifiche. Senza se e senza ma, anche con chi vive dall’altra faccia della Terra. Già, perché il nostro pianeta è uno solo e per la salvaguardia sua e di chi lo popola, siano essi umani che animali, è indispensabile un’unione d’intenti. Non solo tra chi vive in contesti i più diversi tra loro, ma anche tra gli scienziati e i ricercatori di discipline differenti. Perché l’approccio non può che essere quello del “One Health”, che significa utilizzare un criterio interdisciplinare e trasversale per la prevenzione, la sorveglianza e il controllo delle malattie in modo da garantire l’integrità biologica e la conservazione della Terra anche e soprattutto per le generazioni del futuro. Avendo zero dubbi sul fatto che il metodo da seguire sia quello “One health”, ieri l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta ha ospitato una delegazione del Center for Disease Control and Prevention – dello Zhejiang, provincia cinese che ha una popolazione di sessantacinque milioni di abitanti, e dalla quale provengono il 60% dei cinesi che vivono in Europa.

Nel corso dell’incontro il Presidente dell’IZSPLV, Piero Durando, e il Direttore generale, Claudio Ghittino, hanno presentato alla delegazione cinese le attività dell’Istituto e il contesto nel quale opera, mettendo in evidenza peculiarità e criticità. Analogo l’intervento della capo delegazione dello Zhejiang, Jiammin Jiang, direttrice del Center for Disease Control and Prevention. Nel corso dell’incontro si è compreso come l’approccio con il quale si opera in Italia e nello Zhejiang è simile, praticamente sovrapponibile. A latere della riunione, la delegazione cinese ha visitato i laboratori dell’Istituto, mostrando molto interesse e ponendo quesiti ai tecnici e sanitari presenti.

«È stato un confronto molto utile – afferma il Presidente dell’IZSPLV, Piero Durando -. Ha permesso di confrontarci su diversi temi con chi ha fatto esperienze anche diverse dalle nostre. Abbiamo avuto modo però di comprendere che il metodo con cui stiamo lavorando è simile. Questo ha confortato entrambe le parti. E abbiamo ribadito il concetto che sarà necessario collaborare sempre più e in modo trasversale, sia tra Paesi e territori e culture diverse, sia tra scienziati di discipline differenti. In particolare, abbiamo preso in esame le zoonosi, che, anche a causa del cambiamento climatico, rappresentano una seria criticità in quanto circa il 70% delle malattie infettive umane emergenti sono dovute a esse».

Il Direttore generale, Claudio Ghittino, ha poi aggiunto: «Usciamo da questo incontro più arricchiti. Abbiamo posto le basi per una collaborazione, con scambi di informazioni, e di modalità di approccio ai problemi. In futuro intendiamo fare delle esperienze condivise, con visite di scienziati e ricercatori nei rispettivi laboratori in modo che possano interagire tra loro».