L'interesse della Russia per l'efficacia del sistema di controllo italiano delle malattie da prioni animali ha portato una delegazione istituzionale russa a visitare il nostro Istituto il 13 settembre.
Obiettivo della visita la conoscenza dei metodi diagnostici e di epidemiosorveglianza delle encefalopatie spongiformi, BSE in particolare, utilizzati nel Centro nazionale di referenza sulle Encefalopatie animali, recentemente designato quale Centro di riferimento OIE e Laboratorio di Riferimento Europeo dal 1 gennaio di quest'anno. La delegazione russa, con a capo Alekseeva Svetlana Aleksandrovna , Capo del Servizio federale Russo per la Veterinaria e i fitosanitari, comprendeva sette veterinari specializzati in varie discipline , appartenenti ai più importanti centri di controllo delle malattie animali in Russia. Dopo il benvenuto e l'illustrazione delle attività dell'Istituto da parte del direttore Generale Angelo Ferrari, la delegazione ha ascoltato i contributi del CEA in tema di diagnostica di conferma, diagnostica con test rapidi, genetica e neuropatologia, epidemiologia e infine analisi dei mangimi, ovvero le colonne portanti di un sistema che ha consentito all'Italia, sotto l'egida del Ministero della Salute e grazie all'efficacia della rete degli Istituti Zooprofilattici , di passare da uno stato BSE unknown, al momento del primo caso di BSE, allo stato di negligible risk, definizione che permette misure di controllo meno stringenti e accordi commerciali favorevoli tra Paesi. La seconda parte della visita si è svolta nei laboratori, con significativi interesse e partecipazione dei colleghi russi ai locali e alle attrezzature. Nel clima di apprezzamento e coinvolgimento che si è venuto a creare, al termine della visita le parti hanno gettato le basi per importanti collaborazioni scientifiche future.