Paesana, Pian della Regina, Pian del Re-Centro Parco del Po, 26 giugno 2014

Nell’attività professionale quotidiana, il veterinario è chiamato a confrontarsi sempre più spesso con problematiche legate alla fauna selvatica a causa delle innumerevoli occasioni di contatto tra animali selvatici, animali domestici e uomo. Sovente i vari protagonisti si trovano a condividere aree geografiche e condizioni sanitarie. L’attività di sorveglianza e gestione degli animali selvatici, costantemente attenta al benessere animale, all’ambiente e alla salute umana, richiede una competenza sempre maggiore. Un problema rilevante è rappresentato dalle zoonosi che possono essere trasmesse direttamente o indirettamente all’uomo e dal ruolo che i selvatici ricoprono nell’epidemiologia delle patologie degli animali domestici. Spesso, in caso di emergenze sanitarie, il quadro epidemiologico presenta aspetti complessi, in rapporto alle diverse specie animali presenti nelle varie realtà territoriali e alle situazioni contingenti con cui esse vengono a interagire. La giusta gestione delle varie situazioni critiche, richiede un adeguato approccio culturale e professionale, in particolare risulta essenziale un buon programma di prevenzione. In ambienti a rischio come le zone montane destinate ad alpeggio è indispensabile un approccio quanto più possibile multidisciplinare e una buona capacità organizzativa. Obiettivo del corso è fornire, attraverso un piano organico di approfondimenti multidisciplinari accomunati dalla sanità pubblica, formazione specifica e aggiornamento sulle principali problematiche sanitarie legate alla fauna selvatica. Partendo da un corretto inquadramento epidemiologico delle diverse patologie per arrivare a definire adeguate misure d’intervento, pianificazione e gestione delle realtà sanitarie veterinarie, ci si propone di gestire nel modo migliore le possibili situazioni di criticità, considerando come finalità ultima la tutela della salute umana.

 

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