Ricerca finanziata dal Ministero della Salute

Responsabile ricerca Fulvio Brusa

...da biomarker ambientali a induttori di pressione selettiva sulla composizione del microbiota intestinale delle api.

 

Le api rischiano di subire gravi danni a causa dell'abuso di chemioterapici, perché questi ultimi danneggiano il microbiota intestinale e inducono la resistenza agli antibiotici nei microrganismi dell'alveare. Ipotizzando che Apis mellifera possa rivestire il ruolo di bioindicatore per la presenza di antibiotici, il progetto si prefiggeva di stabilire eventuali correlazioni tra la presenza di residui, fenomeni di farmacoresistenza e la composizione del microbiota intestinale.

Nel 2021 e nel 2022 sono state raccolte le matrici oggetto di analisi (api e miele) in apiari posti vicino ad allevamenti di bovine da latte.


A partire dal miele, sono stati ricercati residui di tetracicline, tilosina, streptomicina e sulfamidici mediante ELISA. In questo caso tutte le analisi di screening hanno dato esito negativo.

Per la ricerca dei determinanti di antibiotico-resistenza, a partire dal pacchetto intestinale delle api sono state isolate le colonie batteriche, che sono state usate per la ricerca dei determinanti di antimicrobico-resistenza per cefalosporine, tetracicline, fluorochinoloni e multiresistenze mediante protocolli di simplex PCR end point. Tali analisi hanno permesso di evidenziare la presenza di geni di resistenza alle tetracicline in tutti i campioni; inoltre, essi sono stati rilevati anche in colonie di Hafnia alvei, la cui presenza in tale specie non era stata mai stata documentata.


Un’altra aliquota di api è stata utilizzata per la caratterizzazione del microbiota intestinale mediante metabarcoding del 16S ribosomiale. I cinque generi più abbondanti sono stati Bartonella, Gilliamella, Lactobacillus, Snodgrassella e Bombilactobacillus. In particolare, la presenza di Bartonella risulta assai variabile tra i campioni, con percentuali incluse tra 0 e 85%.


In conclusione, le api possono essere considerate marcatori biologici per determinare le condizioni del mondo in cui vivono e possono facilmente entrare in contatto con i geni della resistenza antimicrobica. Valutare la presenza di residui di altri antibiotici negli altri prodotti dell’alveare e studiare come i meccanismi di antibiotico-resistenza vengano trasmessi alle famiglie rappresentano le premesse per studi futuri. Dal momento che l’analisi del microbiota intestinale può fornire informazioni sullo stato di benessere delle api, ulteriori ricerche su questa comunità potranno offrire nuovi spunti per migliorare la salute di tali insetti.

Cecilia Guasco