Descrizione della malattia

La brucellosi ovi-caprina è una malattia infettiva a eziologia batterica, sostenuta da Brucella melitensis. E' una zoonosi: l'uomo può contrarre la malattia attraverso il contatto con materiale biologico o animali infetti, per via aerogena (per categorie professionali a rischio) oppure attraverso l'ingestione di prodotti di origine animale contaminati.

Cartina Diffusione I danni dell’infezione in un allevamento sono legati agli aborti (che si manifestano tra il 3° e 4° mese di gravidanza, con ritenzione degli invogli) e alla diminuzione della secrezione lattea. L'eliminazione di B. melitensis mediante secrezione uterovaginale successiva ad un aborto o ad un parto infettante dura più a lungo che nelle bovine infette da B. abortus; nelle capre infette, specie dopo aborto, la localizzazione mammaria determina una netta diminuzione della secrezione lattea, che può protrarsi per l'intera lattazione; le infezioni aerogene e veneree si stabiliscono più frequentemente che nei bovini. La pecora manifesta una maggiore resistenza all'infezione rispetto alla capra.

In Italia è oggetto di un piano nazionale di eradicazione dal 1992, basato essenzialmente sul controllo sierologico periodico della popolazione ovi-caprina e sull'eliminazione dei capi sieropositivi (D.M. 2 luglio 1992, n.453 e successive modifiche).

Prove di laboratorio

Le prove sierologiche ufficiali per la diagnosi della brucellosi degli ovini e caprini sono rappresentate dalle reazioni di siero-agglutinazionerapida con antigene al rosa bengala (TRB) e di fissazione del complemento (FDC). Sia la TRB sia la FDC possono essere utilizzate come prova di azienda ai fini del rilascio della qualifica di allevamento. Nel caso sia utilizzata la TRB, se più del 5% degli animali presenta reazione positiva, deve essere praticato un controllo mediante FDC su ogni animale. La FDC deve essere impiegata per l'esame individuale degli ovini e caprini.

Tutti i test ufficiali vengono eseguiti presso gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali competenti per territorio. Presso la sede centrale dell'Istituto G. Caporale con Decreto Ministeriale del 4 ottobre 1999 è stato attivato il Centro di Referenza Nazionale per le Brucellosi: uno dei suoi compiti è quello di confermare, ove previsto, la diagnosi di brucellosi effettuata da altri laboratori.

Normativa

La rassegna completa della normativa nazionale vigente è riportata nel sito del Centro di Referenza