Le attività connesse alla cosiddetta area tematica della "Sanità Animale", sono principalmente finalizzate alla tutela del patrimonio zootecnico. Affrontano problematiche
legate alla salute degli animali da reddito in tutti gli aspetti collegati al loro ciclo produttivo con l'obiettivo della salvaguardia qualitativa e quantitativa dei capi, delle produzioni e dei commerci, e quindi del valore economico da essi rappresentato.
Nella stessa area sono comprese anche le attività che riguardano la fauna selvatica, sinantropica e gli animali da affezione, in quanto animali domestici e selvatici sono sempre più spesso interessati dalle stesse patologie.
Bisogna inoltre sottolineare quanto la salute animale sia strettamente correlata alla salute pubblica: alcune malattie degli animali possono trasmettersi all'uomo (zoonosi). L' OIE ha stimato che circa il 60% dei patogeni che colpiscono l'uomo siano di origine animale, che il 75% delle patologie animali emergenti abbiano potenziale zoonosico, e che 80% dei patogeni impiegabili come armi di bioterrorismo siano di origine animale.
È fondamentale conoscere e controllare le patologie di animali domestici e selvatici che potrebbero essere fonte di contagio per l'uomo sia direttamente (ad es. per contatto con l’animale malato) sia indirettamente, ad esempio per il tramite di insetti vettori, oppure attraverso il consumo di alimenti contaminati. La salvaguardia della salute e del benessere animale rientrano a pieno titolo tra i fattori fondamentali per la sicurezza alimentare.
Gli interventi in ambito di sanità animale sono operati mediante l'applicazione di specifici piani di sorveglianza, di controllo e di eradicazione delle malattie trasmissibili. Tali piani sono stilati sulla base della normativa vigente in materia veterinaria a livello comunitario, nazionale e regionale; quando gli obiettivi sono stabiliti a livello dell'Unione Europea, i piani sono generalmente cofinanziati.
Alla base della loro attuazione sta la collaborazione tra i Servizi Veterinari delle ASL per le attività in campo e gli Istituti Zooprofilattici Sperimentali cui competono le attività diagnostiche ed epidemiologiche.