La struttura tecnico-scientifica della rete, che ha sede nel capoluogo siciliano, è guidata dalla dott.ssa dell’IZSPLV, Cristina Casalone

 

Si è tenuto a Palermo il Joint permanent committee (JPC) del REMESA (Rete mediterranea della sanità animale), riunione del Comitato permanente congiunto (CPC) costituito dai Capi dei servizi veterinari dei Paesi aderenti, da un rappresentante di OIE e FAO, e dai rappresentanti delle Organizzazioni internazionali territoriali di Unione Europea e Unione Maghrebina Africana.

L’incontro è stato ospitata nel capoluogo siciliano per dare la possibilità di far conoscere alla rete dei Capi degli uffici veterinari del mediterraneo la sede dello “Stor-Remesa” di Palermo, l'ufficio tecnico-scientifico della rete della salute animale diretto dal 1° dicembre 2021 dalla dott.ssa Cristina Casalone, dirigente veterinaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, responsabile della Struttura di Neuropatologia dell’IZSPLV, e di due Centri di Referenza Internazionali OIE per l’Encefalopatia Spongiforme Bovina e per la Scrapie. Guida, inoltre, il Centro di Collaborazione OIE per la Salute dei Mammiferi Marini, e il Centro di Referenza nazionale per le indagini diagnostiche sui mammiferi marini (CRe.Di.Ma). «Abbiamo discusso sulle nuove malattie legate al cambiamento climatico – spiega Cristina Casalone - e alla stretta relazione tra salute animale e dell’uomo con un attenzione particolare alla lotta alle principali malattie transfrontaliere».

REMESA è una rete operativa istituita nel 2009, che mira a consolidare la lotta alle principali malattie transfrontaliere, attraverso la cooperazione tra quindici Paesi del Nord e del Sud del Mediterraneo: Algeria, Egitto, Libia, Marocco, Mauritania, Tunisia, Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Grecia, Malta, Cipro, Giordania e Libano.