Prevenzione e controllo, pilastro per la salute pubblica e la sicurezza alimentare

Negli anni ’90 l’Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE), nota sulle tavole degli italiani come morbo della mucca pazza, provocò allarme in Europa e cambiò ineluttabilmente le abitudini sul consumo delle carni bovine.

L’emergenza segnò un punto di svolta. Fu la scintilla per la realizzazione di pratiche come la tracciabilità degli alimenti e il controllo rigoroso della filiera alimentare.

Si comprese che anche i mangimi destinati agli animali dovevano essere sicuri e sottoposti a verifiche rigorose, perché il veicolo dell’infettività era presente negli scarti di macellazione degli stessi animali.

 

Italia, un modello di sicurezza e prevenzione

Grazie all’impegno costante degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e dei Servizi Veterinari, l’Italia uscì dall’emergenza.

Ora il nostro Paese è ufficialmente indenne dalla BSE da oltre 15 anni.

Tuttavia, il controllo di queste malattie resta fondamentale per due ragioni:

·       Sanitaria: prevenire il ritorno di una patologia potenzialmente mortale sia per gli animali che per l’uomo.

·       Economica: lo status di Paese a basso rischio è una garanzia per l’export di carne e prodotti italiani, preservando così un settore economico cruciale per il nostro Paese.

 

Il Convegno sulle Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (EST)

Il 25 e 26 novembre 2024, al Ministero della Salute, si è tenuto il “Convegno degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali sulle Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (EST)”, che ha posto l’accento sull’importanza del controllo e della prevenzione di queste malattie a tutela della salute pubblica e del settore agroalimentare italiano.

A organizzarlo il Centro di Referenza nazionale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, diretto da Maria Caramelli.

Il convegno ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali e scientifiche, tra le quali:

Giovanni Filippini, Direttore Generale della Sanità Animale

Ugo Della Marta, Direttore Generale Igiene e Sicurezza degli Alimenti

Romano Marabelli, Advisor DG WOAH

Giovanni Leonardi, Capo del Dipartimento della Salute Umana, Salute Animale ed Ecosistema (One Health) e dei rapporti internazionali

Francesco Saverio Mennini, Capo Dipartimento della Programmazione, dispositivi medici, farmaco e politiche in favore del SSN

 

L’approccio One Health

Il convegno ha ribadito l’importanza dell’approccio One Health, che integra la salute umana, animale ed ecosistemica. Questo modello si è dimostrato efficace non solo per prevenire malattie zoonotiche come la BSE, ma anche per affrontare sfide globali più ampie legate alla sicurezza alimentare e alla sostenibilità.

 

Conclusioni

L’evento ha rappresentato un momento cruciale per fare il punto sulle sfide attuali e future nel controllo delle EST. L’impegno condiviso di esperti e istituzioni rafforza il ruolo dell’Italia come leader nella sicurezza alimentare, proteggendo sia i consumatori che il valore del nostro patrimonio agroalimentare.

 

 

Cosa sono le Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili?

Le EST sono un gruppo di malattie neurodegenerative letali che colpiscono sia gli animali che gli esseri umani. Tra queste, spiccano la BSE, la scrapie delle pecore, e la malattia cronica del cervo. Queste patologie, oltre a rappresentare un rischio sanitario, hanno avuto un impatto profondo sulla percezione della sicurezza alimentare e sulle normative a essa collegate.