E’ necessario fornire grilli ed altri insetti vivi tenendo sempre conto delle dimensioni e dell’età dell’animale, integrando con un supporto vitaminico. Il camaleonte beve suggendo dalle foglie o da un gocciolatoio.

Ama stare solo e non deve essere manipolato

Il camaleontario deve avere una rete e sviluppo in altezza ed essere molto ricco di piante e arbusti. Umidificare spesso l’ambiente per permettere all’animale di bere e per mantenere una temperatura ambientale ideale. Necessaria una lampada UVB.

Lavarsi le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi. Non toccare bocca, naso, occhi, abiti, cibo, bevande senza essersi prima lavati le mani. Non lavare i terrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale.

  • Distribuzione: Madagascar
  • Longevità: 4-7 anni. I maschi in condizioni di allevamento vivono circa 5 anni o poco più, mentre le femmine non superano i 2-3 anni di vita dopo la prima deposizione delle uova.
  • Ambiente ideale: i terrari tradizionali di vetro non sono adatti per i camaleonti, in quanto non permettono un adeguato ricambio d’aria: si consigliano gli specifici terrari per camaleonti (reperibili in commercio) costituiti da pareti di rete. Il camaleontario deve essere più ampio possibile e sviluppato in altezza, in quanto si tratta di specie arboricole e deve prevedere al proprio interno vegetazione e rami. Le misure minime consigliate sono di 60 cm di lunghezza x 80 cm di altezza x 60 cm di profondità. Questi rettili necessitano di radiazione solare diretta o di irradiazione artificiale con lampade che presentino un’adeguata componente di raggi UVB, per evitare malattie a carico dell’apparato scheletrico.
  • Alimentazione: la base dell’alimentazione è costituita da grilli e altri insetti, di dimensioni proporzionali a quelle del camaleonte: la lunghezza dei grilli deve essere al massimo uguale alla larghezza della testa del rettile; altri insetti (blatte, tarme della farina, camole del miele etc.), possono integrare la dieta. Generalmente i camaleonti sono nutriti a sazietà, soprattutto i soggetti giovani; è bene sottoporre invece gli individui adulti ad un giorno di digiuno la settimana. L’alimentazione va integrata con un complesso vitaminico e minerale studiato per questi rettili. In natura i camaleonti si idratano suggendo direttamente dalle foglie le goccioline di rugiada o di pioggia, quindi l’acqua va fornita spruzzando regolarmente e frequentemente il camaleontario (anche 3, 6 volte al giorno durante il periodo estivo) oppure creando un gocciolatoio; le foglie delle piante e gli arredi così bagnati stimoleranno il camaleonte a bere.
  • Condizioni climatiche: la temperatura media del terrario deve essere di 22-27°C. Deve essere creato un punto caldo, con lampada riscaldante, che deve arrivare a 30-32°C. Durante la notte è possibile diminuire la temperatura, anche spegnendo la lampada riscaldante, purché la temperatura non scenda sotto i 20°C, altrimenti i camaleonti diventano letargici. Necessitano di una lampada a raggi UVB (neon apposito per rettili, un 5% UVB) per stimolare la sintesi della vit. D3 e per un corretto metabolismo del Calcio. L’umidità relativa deve essere tra il 60 e il 90%.
  • Ulteriori informazioni: i camaleonti sono rettili molto territoriali e solitari, che mal sopportano la presenza dei loro simili, a parte le femmine nel periodo ricettivo: è dunque da evitare la convivenza di due maschi, che finirebbe con la morte di uno dei due. Questi rettili non amano essere toccati e vanno manipolati il minimo indispensabile. I camaleonti sono animali piuttosto delicati ed è pertanto necessario affidarsi ad un consulente di fiducia, quale un medico veterinario specializzato in rettili o un esperto erpetologo.
  • Misure igieniche: è importante sapere che gli animali possono albergare agenti patogeni per l’uomo. Un esempio è dato dalla salmonellosi trasmessa da rettili (RAS). Salmonella spp. appartiene alla flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, iguane e altri rettili. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l’ambiente in cui vivono. Nell’uomo la salmonellosi si può manifestare con febbre, vomito, diarrea e dolori addominali. Bastano però poche e semplici misure igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie dai rettili:
    • Lavarsi accuratamente le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi
    • Non toccarsi la bocca, il naso, gli occhi o gli abiti dopo avere manipolato i rettili senza essersi prima lavati le mani
    • Non baciare i rettili
    • Non mangiare o bere mentre si manipolano i rettili
    • Non lavare terrari o acquaterrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale, soprattutto non in cucina. Utilizzare una vasca o un contenitore dedicato
    • Utilizzare materiale per la pulizia (spugne, disinfettanti, panni) dedicato e separato da quello utilizzato per la casa
    • Scaricare l’acqua nel WC e non nel lavandino
    • Limitare le zone della casa in cui i rettili possono girare liberamente, escludendo cucina e bagno.
  • Approfondimenti: Per avere ulteriori informazioni sulle RAS è possibile visitare il sito: www.scuolachannel.it/projects/home/unrettileperamico/
  • Bibliografia: Ferguson, G. W., Jones, J. R., Gehrmann, W. H., Hammack, S. H., Talent, L. G., Hudson, R. D., ... & Chen, T. C. (1996), Indoor husbandry of the panther chameleon Chamaeleo [Furcifer] pardalis: Effects of dietary vitamins A and D and ultraviolet irradiation on pathology and life history traits. Zoo Biology: Published in affiliation with the American Zoo and Aquarium Association, 15(3), 279-299. "Furcifer pardalis" (On-line 2002). Adcham. Accessed March 21, 2010 at academia.edu. SIVAE. I camaleonti Chamaeleo calyptratus e Furcifer pardalis. (2015). SIVAE, Società Italiana Veterinari per Animali Esotici.
  • Riferimenti normativi: il Furcifer pardalis è incluso nell'allegato B del Reg. (CE)n.338/97. È dunque necessario possedere specifico documento di provenienza e, in caso di allevamento, provvedere a denunciare la nascita al nucleo forestale dei Carabinieri.

Scheda Camaleonte pantera pdf - 4.54 Mb 

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