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Rettili

Tartaruga di terra

  • Distribuzione: Varia a seconda della specie.
  • Longevità: 70-80 anni.
  • Ambiente ideale: l’allevamento delle testuggini può essere effettuato sia all’aperto che all’interno. L’allevamento all’esterno è possibile solo quando le condizioni ambientali ideali possono essere rispettate. I recinti dovrebbero avere un’altezza minima di 40 cm ed essere interrati per almeno 10 cm, per evitare fughe. La superficie minima consigliata è di 10 m²/soggetto. Il terreno ideale è soleggiato, dotato di un prato polifita con costante disponibilità di varie specie di erbe selvatiche, cespugli per riparo e zone d’ombra. Per quanto riguarda l’allevamento all’interno, deve praticarsi solo quando all’esterno le condizioni ambientali non possono essere rispettate e quando per motivi sanitari deve essere impedita la brumazione. Le dimensioni minime da garantire sono ottenute secondo il seguente criterio: lunghezza = 5 m × lunghezza testuggine - larghezza = 3 m × lunghezza testuggine - altezza terrario = 2 m × lunghezza testuggine. Questi rettili necessitano di radiazione solare diretta o di irradiazione artificiale con lampade che presentino un’adeguata componente di raggi UVB, per evitare malattie a carico dell’apparato scheletrico.
  • Alimentazione: le testuggini europee devono ricevere una dieta prevalentemente vegetale, con una particolare attenzione alla stagione. Infatti, le testuggini si nutrono prevalentemente di vegetali a foglia verde durante il periodo primaverile (lattuga, radicchio, trifoglio, tarassaco, rucola, colza, insalata ed erbe prative), mentre prediligono la frutta nel periodo tardo-estivo/autunnale (meloni, fichi, pere, mele, prugne, pesche). Altre verdure possono essere somministrate per arricchire la dieta. Particolare attenzione occorre rivolgere alle tartarughe appena nate o di età inferiore ai due anni, le quali vanno alimentate più volte al giorno e con un regime alimentare che comprenda anche una sufficiente percentuale di proteine. Al fine di assicurare una corretta alimentazione, è necessario rivolgersi ad un veterinario specializzato.
  • Condizioni climatiche: l’intervallo termico diurno deve essere in un range compreso tra i 24-27 °C mentre il minimo termico notturno dovrebbe essere non inferiore ai 18 °C.
  • Ulteriori informazioni: i cheloni dovrebbero, fintanto che l’area geografica e il clima lo permettono, essere mantenuti all’esterno. Si deve tenere conto della provenienza della specie allevata e della situazione climatica. Specie da aree geografiche a clima temperato possono essere allevate all’esterno per tutto l’anno, specie tropico-equatoriali devono essere tenute all’interno nella stagione fredda e alcune specie anche in quella calda, secondo l’area geografica e la situazione climatica locale. La maggior parte delle testuggini necessita di un periodo di letargo: è necessario discutere con il proprio veterinario di fiducia le tecniche maggiormente adatte per assicurare al proprio animale il letargo più giusto e sicuro.
  • Misure igieniche: è importante sapere che gli animali possono albergare agenti patogeni per l’uomo. Un esempio è dato dalla salmonellosi trasmessa da rettili (RAS). Salmonella spp. appartiene alla flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, iguane e altri rettili. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l’ambiente in cui vivono. Nell’uomo la salmonellosi si può manifestare con febbre, vomito, diarrea e dolori addominali. Bastano però poche e semplici misure igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie dai rettili:
    • Lavarsi accuratamente le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi
    • Non toccarsi la bocca, il naso, gli occhi o gli abiti dopo avere manipolato i rettili senza essersi prima lavati le mani
    • Non baciare i rettili
    • Non mangiare o bere mentre si manipolano i rettili
    • Non lavare terrari o acquaterrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale, soprattutto non in cucina. Utilizzare una vasca o un contenitore dedicato
    • Utilizzare materiale per la pulizia (spugne, disinfettanti, panni) dedicato e separato da quello utilizzato per la casa
    • Scaricare l’acqua nel WC e non nel lavandino
    • Limitare le zone della casa in cui i rettili possono girare liberamente, escludendo cucina e bagno
  • Approfondimenti: Per avere ulteriori informazioni sulle RAS è possibile visitare il sito: www.scuolachannel.it/projects/home/unrettileperamico/
  • Riferimenti normativi: molte specie di testuggini sono incluse negli allegati A e B del Reg. (CE)n.338/97. È dunque necessario possedere specifico documento di provenienza e, in caso di allevamento, provvedere a denunciare la nascita al nucleo forestale dei Carabinieri. Inoltre, le specie in allegato A devono essere gestite tenendo in considerazione anche gli adempimenti richiesti dalla legge della regione Piemonte n.10 del 2006.

Scheda Tartaruga di terra pdf - 3.19 Mb 

Tartaruga d'acqua

  • Distribuzione: Diversificato secondo le specie
  • Longevità: 30 anni
  • Ambiente ideale:le tartarughe acquatiche, a seconda della specie, possono essere allevate in stagni artificiali all’esterno oppure all’interno di acquari e acqua-terrari: occorre dunque conoscere la specie di cui si è in possesso. Generalmente, acquari e acqua-terrari devono presentare una profondità dell’acqua almeno uguale alla lunghezza del carapace, meglio se maggiore. Al contrario per alcune specie, come la Mata Mata (Chelus fimbriatus) e altre, l’acqua deve avere una profondità tale che la tartaruga stando sul fondo possa, allungando il collo, respirare in superficie. Questi rettili necessitano di radiazione solare diretta o di irradiazione artificiale con lampade che presentino un’adeguata componente di raggi UVB, per evitare malattie a carico dell’apparato scheletrico.
  • Alimentazione: si presentano prevalentemente carnivore, in particolar modo nei primi stadi di sviluppo. Possono essere facilmente nutrite con il così detto “pudding delle tartarughe” (gelatina, carne, pesce, frutta, verdura, vitamine, minerali, il tutto suddiviso in porzioni e surgelato). Dovrebbero, inoltre, essere alimentate con pesce intero (compresa la lisca), di dimensione adeguate, magro e fresco, e alimenti commerciali completi per tartarughe.
  • Condizioni climatiche: la temperatura ottimale media dell’acqua-terrario deve aggirarsi intorno ai 24-26°C. Deve essere creata una zona calda che deve raggiungere i 30°C.
  • Ulteriori informazioni: le tartarughe acquatiche possono andare incontro a lesioni da sfregamento se il fondo della vasca è di materiale troppo duro (cemento, pietre etc): questo può verificarsi anche quando avviene una reazione di fuga, durante la quale può avvenire un impatto violento con il fondo. La profondità dell’acqua deve essere pari almeno alla lunghezza dell’esemplare più grande dell’allevamento, altrimenti un animale che dovesse capovolgersi sul dorso non sarebbe in grado di girarsi autonomamente.
  • Misure igieniche: importante sapere che gli animali possono albergare agenti patogeni per l’uomo. Un esempio è dato dalla salmonellosi trasmessa da rettili (RAS). Salmonella spp. appartiene alla flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, iguane e altri rettili. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l’ambiente in cui vivono. Nell’uomo la salmonellosi si può manifestare con febbre, vomito, diarrea e dolori addominali. Bastano però poche e semplici misure igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie dai rettili:
    • Lavarsi accuratamente le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi
    • Non toccarsi la bocca, il naso, gli occhi o gli abiti dopo avere manipolato i rettili senza essersi prima lavati le mani
    • Non baciare i rettili
    • Non mangiare o bere mentre si manipolano i rettili
    • Non lavare terrari o acquaterrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale, soprattutto non in cucina. Utilizzare una vasca o un contenitore dedicato
    • Utilizzare materiale per la pulizia (spugne, disinfettanti, panni) dedicato e separato da quello utilizzato per la casa
    • Scaricare l’acqua nel WC e non nel lavandino
    • Limitare le zone della casa in cui i rettili possono girare liberamente, escludendo cucina e bagno
  • Approfondimenti: Per avere ulteriori informazioni sulle RAS è possibile visitare il sito: www.scuolachannel.it/projects/home/unrettileperamico/
  • Riferimenti normativi: Le tartarughe appartenenti al genere Trachemys sono tutte incluse nel Decreto Legislativo 230/2017: il loro commercio è vietato e la loro detenzione è regolamentata da apposite norme presenti sul sito del Ministero dell’Ambiente (https://www.minambiente.it/pagina/ specie-esotiche-invasive).

Scheda Tartaruga d'acqua pdf - 2.58 Mb 

Serpente del grano

  • Distribuzione: America centro-meridionale
  • Longevità: fino a 23 anni.
  • Ambiente ideale: la teca deve essere sufficientemente ampia, da permettere di svolgere una certa attività fisica, e abbastanza alta da contenere dei rami ben fissati: si consigliano superfici “strisciabili” di 1600 cm² per 40 cm di serpente (40 cm² per ogni cm di serpente). Questi rettili necessitano di radiazione solare diretta o di irradiazione artificiale con lampade che presentino un’adeguata componente di raggi UVB, per evitare malattie a carico dell’apparato scheletrico.
  • Alimentazione: le serpi del grano non mangiano ogni giorno, ma si nutrono con tempistiche che variano da 5 -7 giorni a 1-2 settimane, in base all'età. I piccoli generalmente si nutrono di animali di piccole dimensioni, mentre agli adulti vengono scelti di dimensioni maggiori; i topi sono generalmente l’animale maggiormente somministrato. Sarebbe auspicabile abituarli ad accettare esclusivamente animali morti, anche perché i roditori vivi possono rappresentare un pericolo.
  • Condizioni climatiche: la temperatura ottimale media della teca deve aggirarsi intorno ai 25°C. Deve essere creata una zona calda che deve raggiungere i 29°C. L'umidità relativa deve essere compresa in un range di 40-70%.
  • Ulteriori informazioni: all’interno del terrario vanno collocati dei nascondigli, ad esempio vasi di coccio o scatole con un’apertura o tronchi cavi. I nascondigli sono indispensabili per il benessere dell’animale perché gli forniscono un senso di sicurezza e riducono lo stress. Questi serpenti devono sempre avere a disposizione un grande recipiente d’acqua, in cui amano immergersi e defecare. L’acqua deve essere tenuta scrupolosamente pulita, cambiandola tutti i giorni e subito dopo che è stata contaminata con le feci. Il bagno è anche utile per aiutare il cambio muta e stimolare l’apparato digerente.
  • Misure igieniche: è importante sapere che gli animali possono albergare agenti patogeni per l’uomo. Un esempio è dato dalla salmonellosi trasmessa da rettili (RAS). Salmonella spp. appartiene alla flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, iguane e altri rettili. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l’ambiente in cui vivono. Nell’uomo la salmonellosi si può manifestare con febbre, vomito, diarrea e dolori addominali. Bastano però poche e semplici misure igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie dai rettili:
    • Lavarsi accuratamente le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi
    • Non toccarsi la bocca, il naso, gli occhi o gli abiti dopo avere manipolato i rettili senza essersi prima lavati le mani
    • Non baciare i rettili
    • Non mangiare o bere mentre si manipolano i rettili
    • Non lavare terrari o acquaterrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale, soprattutto non in cucina. Utilizzare una vasca o un contenitore dedicato
    • Utilizzare materiale per la pulizia (spugne, disinfettanti, panni) dedicato e separato da quello utilizzato per la casa
    • Scaricare l’acqua nel WC e non nel lavandino
    • Limitare le zone della casa in cui i rettili possono girare liberamente, escludendo cucina e bagno.
  • Approfondimenti: Per avere ulteriori informazioni sulle RAS è possibile visitare il sito: www.scuolachannel.it/projects/home/unrettileperamico/
  • Bibliografia: Resmer, K. 1999. "Pantherophis guttatus" (On-line), Animal Diversity Web. Accessed March 06, 2019. SIVAE. Elaphe guttata – serpente del grano. (2015). SIVAE, Società Italiana Veterinari per Animali Esotici.

Scheda Serpente del grano pdf - 3.86 Mb 

Drago barbuto

  • Distribuzione: zone desertiche dell’Australia
  • Longevità: fino 20 anni.
  • Ambiente ideale: il terrario deve avere misure adatte all’accrescimento di questi rettili: misure inferiori agli 80 cm di lunghezza sono da sconsigliare. Il substrato dev’essere sabbioso al fine di ricreare le stimolazioni ambientali tipiche dell’ambiente naturale. Questi rettili necessitano di radiazione solare diretta o di irradiazione artificiale con lampade che presentino un’adeguata componente di raggi UVB, per evitare malattie a carico dell’apparato scheletrico.
  • Alimentazione: questi rettili possono essere considerati insettivori (soprattutto in giovane età), necessitano perciò di prede quali tarme della farina, grilli, locuste etc., ma la loro dieta in età adulta si compone anche di una buona percentuale di vegetali, quali insalata, pomodori a pezzetti, zucchini etc.
  • Condizioni climatiche: questi animali necessitano di temperature medie all’interno del terrario prossime ai 35°C. Deve essere creata una zona calda che deve raggiungere i 40-42°C ed una zona fresca intorno ai 25°C, con abbassamento a 22 °C durante la notte. L’umidità relativa del terrario deve essere modesta, compresa in un range tra 30 e 40%. Per quanto riguarda il fotoperiodo esso va variato in base al periodo dell’anno: è consigliabile mantenere 12-14h di luce d’estate e almeno 9-10h di luce d’inverno.
  • Ulteriori informazioni: all’interno del terrario è buona norma aggiungere tane in differenti zone termiche, proporzionate alla grandezza di questi rettili, ad esempio vasi di coccio o scatole con un’apertura o cortecce d’albero. Il drago barbuto maschio è piuttosto aggressivo, occorre perciò non ospitarne più di uno all’interno dello stesso terrario. Anche i piccoli sono piuttosto vulnerabili e non devono essere alloggiati insieme ad individui adulti, che potrebbero predarli.
  • Misure igieniche: è importante sapere che gli animali possono albergare agenti patogeni per l’uomo. Un esempio è dato dalla salmonellosi trasmessa da rettili (RAS). Salmonella spp. appartiene alla flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, iguane e altri rettili. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l’ambiente in cui vivono. Nell’uomo la salmonellosi si può manifestare con febbre, vomito, diarrea e dolori addominali. Bastano però poche e semplici misure igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie dai rettili:
    • Lavarsi accuratamente le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi
    • Non toccarsi la bocca, il naso, gli occhi o gli abiti dopo avere manipolato i rettili senza essersi prima lavati le mani
    • Non baciare i rettili
    • Non mangiare o bere mentre si manipolano i rettili
    • Non lavare terrari o acquaterrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale, soprattutto non in cucina. Utilizzare una vasca o un contenitore dedicato
    • Utilizzare materiale per la pulizia (spugne, disinfettanti, panni) dedicato e separato da quello utilizzato per la casa
    • Scaricare l’acqua nel WC e non nel lavandino
    • Limitare le zone della casa in cui i rettili possono girare liberamente, escludendo cucina e bagno.
  • Approfondimenti: Per avere ulteriori informazioni sulle RAS è possibile visitare il sito: www.scuolachannel.it/projects/home/unrettileperamico/
  • Bibliografia: Cannon, M. J. (2003, October). Husbandry and veterinary aspects of the bearded dragon (Pogona spp.) in Australia. In Seminars In Avian and Exotic Pet Medicine (Vol. 12, No. 4, pp. 205-214). Elsevier. Doneley, B. (2006). Caring for the bearded dragon. In North American Veterinary Conference (Vol. 20, pp. 1607-1611). North American Veterinary Conference. SIVAE, Linee guida per la corretta gestione e il benessere degli animali non convenzionali: manuale pratico dal veterinario al proprietario. Società Italiana Veterinari Animali Esotici, associazione federata ANMVI.

Scheda Drago barbuto pdf - 3.63 Mb 

Iguana verde

  • Distribuzione: centro e sud America
  • Longevità: 20 anni.
  • Ambiente ideale: la scelta della teca in cui mantenere questi animali deve tenere conto del loro rapido tasso di crescita, che può raggiungere dimensioni di 2 metri di lunghezza per 4-6 kg di peso. La sistemazione ideale è in genere un terrario di vetro, facile da pulire, resistente agli elevati livelli di umidità ambientale che richiede questo animale. Poiché l’iguana è arboricola (predilige gli ambienti aerei, quali rami e fronde robuste di alberi e arbusti) il terrario deve essere sviluppato anche in senso verticale: il terrario dovrebbe essere alto almeno quanto la lunghezza totale dell’iguana (preferibilmente una volta e mezzo) x 1,5-2 volte largo la sua lunghezza e profondo 2/3. Questo rettile necessita di radiazione solare diretta o di irradiazione artificiale con lampade che presentino un’adeguata componente di raggi UVB, per evitare malattie a carico dell’apparato scheletrico.
  • Alimentazione: le iguana verdi sono principalmente erbivore, solo occasionalmente mangiano piccoli invertebrati. Vegetali a foglia verde o frutti maturi sono i loro alimenti preferiti. Per l’alimentazione si può scegliere tra diete preparate in casa con vegetali di vario tipo o diete commerciali specificatamente studiate per questa specie. Occorre prestare particolare attenzione alle integrazioni vitaminico-minerali, soprattutto relative al calcio: questi rettili, infatti, necessitano di un corretto piano nutrizionale per garantire loro una crescita sana e armonica.
  • Condizioni climatiche: Le iguana amano l'umidità, perciò è indispensabile inserire all'interno del terrario una bacinella d'acqua che fornisca umidità costante e che consenta inoltre all'animale di immergersi completamente in acqua con il corpo (l’umidità relativa idonea non deve essere inferiore all’80%). La temperatura ottimale media della teca deve aggirarsi intorno ai 26-30°C. Deve essere creata una zona calda che deve raggiungere i 36-39°C.
  • Ulteriori informazioni: è possibile differenziare il maschio e la femmina (colorazione più viva, giogaia e cresta più sviluppate nel maschio) solo quando hanno raggiunto un sufficiente sviluppo corporeo: le prime differenze iniziano a notarsi da un anno di età. Dal momento che l’ambiente ideale è caratterizzato da alti tassi di umidità, occorre dedicarsi ad un’accurata igiene del terrario. Inoltre, è necessario controllare periodicamente la cute di questi animali poiché risultano essere molto sensibili alle parassitosi esterne. Occorre sempre rivolgersi ad un esperto qualificato.
  • Misure igieniche: è importante sapere che gli animali possono albergare agenti patogeni per l’uomo. Un esempio è dato dalla salmonellosi trasmessa da rettili (RAS). Salmonella spp. appartiene alla flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, iguane e altri rettili. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l’ambiente in cui vivono. Nell’uomo la salmonellosi si può manifestare con febbre, vomito, diarrea e dolori addominali. Bastano però poche e semplici misure igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie dai rettili:
    • Lavarsi accuratamente le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi
    • Non toccarsi la bocca, il naso, gli occhi o gli abiti dopo avere manipolato i rettili senza essersi prima lavati le mani
    • Non baciare i rettili
    • Non mangiare o bere mentre si manipolano i rettili
    • Non lavare terrari o acquaterrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale, soprattutto non in cucina. Utilizzare una vasca o un contenitore dedicato
    • Utilizzare materiale per la pulizia (spugne, disinfettanti, panni) dedicato e separato da quello utilizzato per la casa
    • Scaricare l’acqua nel WC e non nel lavandino
    • Limitare le zone della casa in cui i rettili possono girare liberamente, escludendo cucina e bagno.
  • Approfondimenti: Per avere ulteriori informazioni sulle RAS è possibile visitare il sito: www.scuolachannel.it/projects/home/unrettileperamico/
  • Riferimenti normativi: l’iguana verde è incluso nell’allegato B del Reg. (CE) n.338/97. È dunque necessario possedere specifico documento di provenienza e, in caso di allevamento, provvedere a denunciare la nascita al nucleo forestale dei Carabinieri.
  • Bibliografia: Gingell, F. 2005. "Iguana iguana" (On-line), Animal Diversity Web. Accessed March 04, 2019. SIVAE. Iguana verde (Iguana iguana). (2015). SIVAE, Società Italiana Veterinari per Animali Esotici.

Scheda Iguana verde pdf - 4.29 Mb 

Geco leopardino

  • Distribuzione: Afghanistan, India nord-occidentale, Pakistan.
  • Longevità: fino a 15 anni.
  • Ambiente ideale: un terrario di 60 cm di lunghezza x 40 cm di altezza x 30 cm di profondità è la dimensione minima che si consiglia per i gechi leopardini adulti. Deve essere costruito con un materiale solido e facile da pulire. È necessaria una buona ventilazione. Questi rettili necessitano di radiazione solare diretta o di irradiazione artificiale con lampade che presentino un’adeguata componente di raggi UVB, per evitare malattie a carico dell’apparato scheletrico.
  • Alimentazione: sono animali insettivori ed è indispensabile variare il più possibile la loro dieta con diverse specie di insetti: è per questo motivo utile somministrare a rotazione grilli, tarme della farina e altri piccoli invertebrati. È necessario aggiungere una ciotola con calcio carbonato in polvere sempre a disposizione e complessi multivitaminici e minerali appositamente studiati.
  • Condizioni climatiche: la temperatura ottimale media del terrario deve aggirarsi intorno ai 24-25°C. Deve essere creata una zona calda che deve raggiungere i 30-32°C. L'umidità deve essere dell’80-90%.
  • Ulteriori informazioni: arredare il terrario in maniera da ricreare un ambiente simile all’habitat naturale è utile al benessere di questi animali. Può essere utile uno sfondo tridimensionale roccioso con tane facilmente raggiungibili; molto importante è aggiungere due tane secche (scatole, vasi rovesciati) e due tane umide (scatole e vasi contenenti un substrato bagnato) da collocare, una per tipo, nella zona fredda e nella zona calda. È inoltre indispensabile rispettare il rapporto fra maschi e femmine per evitare i rischi di cannibalismo (il rapporto ideale fra maschi e femmine è di 1 maschio ogni 3-6 o più femmine, a seconda della dimensione del terrario).
  • Misure igieniche: è importante sapere che gli animali possono albergare agenti patogeni per l’uomo. Un esempio è dato dalla salmonellosi trasmessa da rettili (RAS). Salmonella spp. appartiene alla flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, iguane e altri rettili. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l’ambiente in cui vivono. Nell’uomo la salmonellosi si può manifestare con febbre, vomito, diarrea e dolori addominali. Bastano però poche e semplici misure igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie dai rettili:
    • Lavarsi accuratamente le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi
    • Non toccarsi la bocca, il naso, gli occhi o gli abiti dopo avere manipolato i rettili senza essersi prima lavati le mani
    • Non baciare i rettili
    • Non mangiare o bere mentre si manipolano i rettili
    • Non lavare terrari o acquaterrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale, soprattutto non in cucina. Utilizzare una vasca o un contenitore dedicato
    • Utilizzare materiale per la pulizia (spugne, disinfettanti, panni) dedicato e separato da quello utilizzato per la casa
    • Scaricare l’acqua nel WC e non nel lavandino
    • Limitare le zone della casa in cui i rettili possono girare liberamente, escludendo cucina e bagno.
  • Approfondimenti: Per avere ulteriori informazioni sulle RAS è possibile visitare il sito: www.scuolachannel.it/projects/home/unrettileperamico/
  • Bibliografia: P. De Vosjoli, R. Klingenberg, B. Viets, R. Tremper. (2004). The leopard gecko manual. Irvine, Ca, Bowtie Press. RSPCA (2019). Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals. SIVAE, Linee guida per la corretta gestione e il benessere degli animali non convenzionali: manuale pratico dal veterinario al proprietario. Società Italiana Veterinari Animali Esotici, associazione federata ANMVI.

Scheda Geco leopardino pdf - 3.17 Mb 

Drago d'acqua cinese o fisignato

  • Distribuzione: India ed est-Asia.
  • Longevità: fino a 20 anni.
  • Ambiente ideale: il terrario deve essere quanto più ampio possibile (questi animali possono raggiungere i 90 cm di lunghezza), abbastanza alto da contenere robusti rami ben fissati, a prova di fuga, con pareti lisce facili da pulire e disinfettare; le pareti laterali, quella posteriore e la parte inferiore della parete frontale devono essere rese opache, in modo che il rettile percepisca la presenza di un ostacolo e non si provochi lesioni al rostro. Questi rettili necessitano di radiazione solare diretta o di irradiazione artificiale con lampade che presentino un’adeguata componente di raggi UVB, per evitare malattie a carico dell’apparato scheletrico.
  • Alimentazione: la dieta in cattività deve essere variegata: gli adulti vanno alimentati ogni 2-3 giorni con roditori, pesci, insetti. I piccoli sono invece insettivori e vanno alimentati tutti i giorni con insetti di diverso tipo (grilli, camole, tarme, lombrichi, etc.). Sia agli adulti che ai giovani è necessario integrare la dieta con preparati minerali vitaminici e calcio carbonato.
  • Condizioni climatiche: la temperatura ottimale media del terrario deve aggirarsi intorno ai 24-25°C. Deve essere creata una zona calda che deve raggiungere i 30-32°C. L'umidità deve essere dell’80-90%.
  • Ulteriori informazioni: le abitudini comportamentali di questi rettili richiedono l’allestimento di una vasca piena d’acqua all’interno dei terrari, anche a garanzia del mantenimento dell’umidità.
  • Misure igieniche: è importante sapere che gli animali possono albergare agenti patogeni per l’uomo. Un esempio è dato dalla salmonellosi trasmessa da rettili (RAS). Salmonella spp. appartiene alla flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, iguane e altri rettili. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l’ambiente in cui vivono. Nell’uomo la salmonellosi si può manifestare con febbre, vomito, diarrea e dolori addominali. Bastano però poche e semplici misure igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie dai rettili:
    • Lavarsi accuratamente le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi
    • Non toccarsi la bocca, il naso, gli occhi o gli abiti dopo avere manipolato i rettili senza essersi prima lavati le mani
    • Non baciare i rettili
    • Non mangiare o bere mentre si manipolano i rettili
    • Non lavare terrari o acquaterrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale, soprattutto non in cucina. Utilizzare una vasca o un contenitore dedicato
    • Utilizzare materiale per la pulizia (spugne, disinfettanti, panni) dedicato e separato da quello utilizzato per la casa
    • Scaricare l’acqua nel WC e non nel lavandino
    • Limitare le zone della casa in cui i rettili possono girare liberamente, escludendo cucina e bagno.
  • Approfondimenti: Per avere ulteriori informazioni sulle RAS è possibile visitare il sito: www.scuolachannel.it/projects/home/unrettileperamico/
  • Bibliografia: Herpetological Medicine and Surgery: 2002, Vol. 12, No. 2, pp. 41-44. SIVAE, Società Italiana Veterinari per Animali Esotici. “Physignathus cocincinus – Fisignato”. Stephen J. Hernandez-Divers (2002) The Thai Water Dragon, Physignathus cocincinus.

Scheda Drago d'acqua cinese o fisignato pdf - 5.29 Mb 

Camaleonte pantera

  • Distribuzione: Madagascar
  • Longevità: 4-7 anni. I maschi in condizioni di allevamento vivono circa 5 anni o poco più, mentre le femmine non superano i 2-3 anni di vita dopo la prima deposizione delle uova.
  • Ambiente ideale: i terrari tradizionali di vetro non sono adatti per i camaleonti, in quanto non permettono un adeguato ricambio d’aria: si consigliano gli specifici terrari per camaleonti (reperibili in commercio) costituiti da pareti di rete. Il camaleontario deve essere più ampio possibile e sviluppato in altezza, in quanto si tratta di specie arboricole e deve prevedere al proprio interno vegetazione e rami. Le misure minime consigliate sono di 60 cm di lunghezza x 80 cm di altezza x 60 cm di profondità. Questi rettili necessitano di radiazione solare diretta o di irradiazione artificiale con lampade che presentino un’adeguata componente di raggi UVB, per evitare malattie a carico dell’apparato scheletrico.
  • Alimentazione: la base dell’alimentazione è costituita da grilli e altri insetti, di dimensioni proporzionali a quelle del camaleonte: la lunghezza dei grilli deve essere al massimo uguale alla larghezza della testa del rettile; altri insetti (blatte, tarme della farina, camole del miele etc.), possono integrare la dieta. Generalmente i camaleonti sono nutriti a sazietà, soprattutto i soggetti giovani; è bene sottoporre invece gli individui adulti ad un giorno di digiuno la settimana. L’alimentazione va integrata con un complesso vitaminico e minerale studiato per questi rettili. In natura i camaleonti si idratano suggendo direttamente dalle foglie le goccioline di rugiada o di pioggia, quindi l’acqua va fornita spruzzando regolarmente e frequentemente il camaleontario (anche 3, 6 volte al giorno durante il periodo estivo) oppure creando un gocciolatoio; le foglie delle piante e gli arredi così bagnati stimoleranno il camaleonte a bere.
  • Condizioni climatiche: la temperatura media del terrario deve essere di 22-27°C. Deve essere creato un punto caldo, con lampada riscaldante, che deve arrivare a 30-32°C. Durante la notte è possibile diminuire la temperatura, anche spegnendo la lampada riscaldante, purché la temperatura non scenda sotto i 20°C, altrimenti i camaleonti diventano letargici. Necessitano di una lampada a raggi UVB (neon apposito per rettili, un 5% UVB) per stimolare la sintesi della vit. D3 e per un corretto metabolismo del Calcio. L’umidità relativa deve essere tra il 60 e il 90%.
  • Ulteriori informazioni: i camaleonti sono rettili molto territoriali e solitari, che mal sopportano la presenza dei loro simili, a parte le femmine nel periodo ricettivo: è dunque da evitare la convivenza di due maschi, che finirebbe con la morte di uno dei due. Questi rettili non amano essere toccati e vanno manipolati il minimo indispensabile. I camaleonti sono animali piuttosto delicati ed è pertanto necessario affidarsi ad un consulente di fiducia, quale un medico veterinario specializzato in rettili o un esperto erpetologo.
  • Misure igieniche: è importante sapere che gli animali possono albergare agenti patogeni per l’uomo. Un esempio è dato dalla salmonellosi trasmessa da rettili (RAS). Salmonella spp. appartiene alla flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, iguane e altri rettili. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l’ambiente in cui vivono. Nell’uomo la salmonellosi si può manifestare con febbre, vomito, diarrea e dolori addominali. Bastano però poche e semplici misure igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie dai rettili:
    • Lavarsi accuratamente le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi
    • Non toccarsi la bocca, il naso, gli occhi o gli abiti dopo avere manipolato i rettili senza essersi prima lavati le mani
    • Non baciare i rettili
    • Non mangiare o bere mentre si manipolano i rettili
    • Non lavare terrari o acquaterrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale, soprattutto non in cucina. Utilizzare una vasca o un contenitore dedicato
    • Utilizzare materiale per la pulizia (spugne, disinfettanti, panni) dedicato e separato da quello utilizzato per la casa
    • Scaricare l’acqua nel WC e non nel lavandino
    • Limitare le zone della casa in cui i rettili possono girare liberamente, escludendo cucina e bagno.
  • Approfondimenti: Per avere ulteriori informazioni sulle RAS è possibile visitare il sito: www.scuolachannel.it/projects/home/unrettileperamico/
  • Bibliografia: Ferguson, G. W., Jones, J. R., Gehrmann, W. H., Hammack, S. H., Talent, L. G., Hudson, R. D., ... & Chen, T. C. (1996), Indoor husbandry of the panther chameleon Chamaeleo [Furcifer] pardalis: Effects of dietary vitamins A and D and ultraviolet irradiation on pathology and life history traits. Zoo Biology: Published in affiliation with the American Zoo and Aquarium Association, 15(3), 279-299. "Furcifer pardalis" (On-line 2002). Adcham. Accessed March 21, 2010 at academia.edu. SIVAE. I camaleonti Chamaeleo calyptratus e Furcifer pardalis. (2015). SIVAE, Società Italiana Veterinari per Animali Esotici.
  • Riferimenti normativi: il Furcifer pardalis è incluso nell'allegato B del Reg. (CE)n.338/97. È dunque necessario possedere specifico documento di provenienza e, in caso di allevamento, provvedere a denunciare la nascita al nucleo forestale dei Carabinieri.

Scheda Camaleonte pantera pdf - 4.54 Mb 

Boa Smeraldino

  • Distribuzione: Sud America
  • Longevità: fino a 20 anni
  • Ambiente ideale: date le abitudini spiccatamente arboricole del boa smeraldino, la teca dovrebbe avere uno sviluppo verticale di non meno di 50-60 cm per un esemplare adulto. Anche se questo serpente non è molto attivo, la teca dovrebbe avere una buona ampiezza per stimolare gli spostamenti, in modo da favorire il movimento, onde evitare di assistere a disturbi metabolici e comparsa di obesità. Questo rettile necessita di radiazione solare diretta o di irradiazione artificiale con lampade che presentino un’adeguata componente di raggi UVB, per evitare malattie a carico dell’apparato scheletrico.
  • Alimentazione: la dieta deve essere organizzata in base all’età e topi, ratti, fino ad animali più grossi devono essere proporzionati, mai superiori al diametro massimo del serpente. Indicativamente i pasti dovrebbero essere effettuati ogni 7-10 giorni per serpenti fino a 6 mesi di età, ogni 3-4 settimane per maschi adulti ed ogni 2-3 settimane per femmine adulte.
  • Condizioni climatiche: la temperatura ottimale media della teca deve aggirarsi intorno ai 26-28°C. Deve essere creata una zona calda che deve raggiungere i 30°C. Dato il lento metabolismo, temperature troppo alte potrebbero nuocere alla salute di questo animale. Di notevole importanza è il ricambio dell’aria all’interno della teca, data la necessità di mantenere un elevato tasso di umidità relativa che mediamente nell’arco della giornata non dovrebbe scendere sotto il 70-75%, con una o due saturazioni giornaliere, anche ottenute nebulizzando acqua nella teca.
  • Ulteriori informazioni: la teca dovrebbe essere dotata di vari rami verticali e altri appoggi, come tubi in PVC e bambù posti a diverse altezze, che possano permettergli di arrampicarsi, trovare facilmente riparo e spostarsi agevolmente nella zona calda o in quella fredda. È preferibile la vegetazione artificiale, poiché più facilmente igienizzabile. Per consentire di bagnarsi autonomamente è necessario inserire all’interno una vasca con acqua fresca e pulita. L’illuminazione non deve essere troppo forte, dato il carattere timido mostrato dagli esemplari di questa specie.
  • Misure igieniche: è importante sapere che gli animali possono albergare agenti patogeni per l’uomo. Un esempio è dato dalla salmonellosi trasmessa da rettili (RAS). Salmonella spp. appartiene alla flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, iguane e altri rettili. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l’ambiente in cui vivono. Nell’uomo la salmonellosi si può manifestare con febbre, vomito, diarrea e dolori addominali. Bastano però poche e semplici misure igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie dai rettili:
    • Lavarsi accuratamente le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi
    • Non toccarsi la bocca, il naso, gli occhi o gli abiti dopo avere manipolato i rettili senza essersi prima lavati le mani
    • Non baciare i rettili
    • Non mangiare o bere mentre si manipolano i rettili
    • Non lavare terrari o acquaterrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale, soprattutto non in cucina. Utilizzare una vasca o un contenitore dedicato
    • Utilizzare materiale per la pulizia (spugne, disinfettanti, panni) dedicato e separato da quello utilizzato per la casa
    • Scaricare l’acqua nel WC e non nel lavandino
    • Limitare le zone della casa in cui i rettili possono girare liberamente, escludendo cucina e bagno.
  • Approfondimenti: Per avere ulteriori informazioni sulle RAS è possibile visitare il sito: www.scuolachannel.it/projects/home/unrettileperamico/
  • Riferimenti normativi: il boa smeraldino è incluso nell’allegato B del Reg. (CE) n.338/97. È dunque necessario possedere specifico documento di provenienza e, in caso di allevamento, provvedere a denunciare la nascita al nucleo forestale dei Carabinieri. Per approfondimenti: SIVAE, Linee guida per la corretta gestione e il benessere degli animali non convenzionali: manuale pratico dal veterinario al proprietario. Società Italiana Veterinari Animali Esotici, associazione federata ANMVI. Squamata.it

Scheda Boa Smeraldino pdf - 3.62 Mb 

Boa Constrictor

  • Distribuzione: America centrale e meridionale, comprese alcune isole caraibiche
  • Longevità: fino a 30 anni
  • Ambiente ideale: in natura vive in un habitat variegato, che può includere le foreste pluviali, le savane arbustive e le pianure. Per lo più arboricolo in giovane età, perde poi col tempo questa attitudine. Il terrario dovrebbe avere dimensioni minime pari a 60 cm di lunghezza × 50 cm di altezza x 40 cm di profondità nei primi stadi di crescita e sarebbe preferibile uno sviluppo verticale con l’inserimento di rami e vegetazione; successivamente la base del terrario andrà ingrandita di 40 cm² per ogni cm di lunghezza del serpente (con boa inferiori ai 2 m) e 90 cm² per ogni cm di lunghezza del serpente (con boa superiori ai 2 m). Questo rettile necessita di radiazione solare diretta o di irradiazione artificiale con lampade che presentino un’adeguata componente di raggi UVB, per evitare malattie a carico dell’apparato scheletrico.
  • Alimentazione: la dieta deve essere organizzata in base all’età di questi animali; topi, ratti, fino ad animali più grossi devono essere proporzionate al diametro massimo dell’animale (non devono mai superarlo). Indicativamente i pasti dovrebbero essere effettuati ogni 7-10 giorni per serpenti fino a 6 mesi di età, ogni 3-4 settimane per maschi adulti ed ogni 2-3 settimane per femmine adulte.
  • Condizioni climatiche: la temperatura ottimale media della teca deve aggirarsi intorno ai 28-32°C. Deve essere creata una zona calda che deve raggiungere i 32-35°C, con abbassamento a 28 °C durante la notte. L’umidità del terrario deve essere compresa tra il 40 e il 60%. Per quanto riguarda il fotoperiodo esso va variato in base al periodo dell’anno: è consigliabile mantenere 11h di luce tra ottobre e marzo e almeno 13h di luce tra aprile e settembre.
  • Ulteriori informazioni: all’interno del terrario è buona norma aggiungere tane nelle differenti zone termiche, proporzionate alla grandezza dell’animale; di norma una di esse dovrebbe essere umida in modo tale da agevolare una corretta muta. Il terrario deve prevedere al proprio interno vegetazione o rami per permettere di aumentare la superficie utile dello stesso. Per consentire all’animale di bagnarsi autonomamente, è necessario inserire all’interno una vasca con acqua fresca e pulita.
  • Misure igieniche: è importante sapere che gli animali possono albergare agenti patogeni per l’uomo. Un esempio è dato dalla salmonellosi trasmessa da rettili (RAS). Salmonella spp. appartiene alla flora microbica intestinale di tartarughe, pogone, iguane e altri rettili. Gli animali non mostrano sintomatologia, ma eliminano il batterio attraverso le feci, infettando altri individui e contaminando l’ambiente in cui vivono. Nell’uomo la salmonellosi si può manifestare con febbre, vomito, diarrea e dolori addominali. Bastano però poche e semplici misure igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie dai rettili: :
    • Lavarsi accuratamente le mani subito dopo avere manipolato i rettili o i materiali a contatto con essi
    • Non toccarsi la bocca, il naso, gli occhi o gli abiti dopo avere manipolato i rettili senza essersi prima lavati le mani
    • Non baciare i rettili
    • Non mangiare o bere mentre si manipolano i rettili
    • Non lavare terrari o acquaterrari nei lavandini destinati all’uso domestico o all’igiene personale, soprattutto non in cucina. Utilizzare una vasca o un contenitore dedicato
    • Utilizzare materiale per la pulizia (spugne, disinfettanti, panni) dedicato e separato da quello utilizzato per la casa
    • Scaricare l’acqua nel WC e non nel lavandino
    • Limitare le zone della casa in cui i rettili possono girare liberamente, escludendo cucina e bagno.
  • Approfondimenti: Per avere ulteriori informazioni sulle RAS è possibile visitare il sito: www.scuolachannel.it/projects/home/unrettileperamico/
  • Riferimenti normativi: il Boa Constrictor è incluso nell’allegato B del Reg. (CE) n.338/97. È dunque necessario possedere specifico documento di provenienza e, in caso di allevamento, provvedere a denunciare la nascita al nucleo forestale dei Carabinieri. Per approfondimenti: SIVAE, Linee guida per la corretta gestione e il benessere degli animali non convenzionali: manuale pratico dal veterinario al proprietario. Società Italiana Veterinari Animali Esotici, associazione federata ANMVI.

Scheda Boa Constrictor pdf - 3.75 Mb 

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